21687411_1612655678786757_3903222761275061936_n.jpg

Eccolo l’ignorante medio italiano che appare come un lampo nella notte per lasciare il suo inutile contributo.
Il problema di questo paese è la mancanza culturale dell’individuo nei confronti degli sport considerati “minori”.
“Scacchi gioco per vecchi”, “Ping Pong, il fratello stupido e bistrattato del Tennis”, “il golf lento, noioso e che non richiede preparazione”, “lo snooker lo si gioca a Las Vegas, può mai essere uno Sport?”, “i videogiochi sono roba per bambini”, ecc, ecc, ecc…
Sempre le stesse frasi, sempre le stesse storie, poi basta andare nemmeno troppo lontano – Germania, Francia, Spagna – per capire davvero come stanno le cose, ma l’italiano medio che normalmente ha sempre messo il naso fuori da casa soltanto per andare a farsi le vacanze al lido dei pini in Abruzzo che ne può sapere di tutto quello che c’è fuori dalla sua regione?
Il problema però è anche delle Federazioni nazionali che investono tanto, ma investono male.
Ci stanno certi “tecnici” che vengono stipendiati dalle federazioni nazionali per decine di migliaia di euro l’anno per non qualificarsi nemmeno alle olimpiadi, anzi che dico, agli europei!!!!
Alcune discipline “minori” non hanno nemmeno un settore giovanile o quantomeno quest’ultimo viene coltivato male e chi arriva a 16/17 anni non continua ma non spicca nemmeno il volo.
21761940_1612642248788100_5300492287521336827_n.jpg
L’esempio lampante di tutto questo mio discorso è l’atletica leggera, pessimo esempio di gestione di una federazione, storicamente parlando la FIDAL mi ricorda il maresciallo Cadorna durante la disfatta di Caporetto che nel mentre le sue truppe venivano attaccate stava addirittura dormendo.
La FIDAL in questo caso sta dormendo, impassibile di fronte alla distruzione di uno dei fiori all’occhiello del nostro paese, invidiata in tutto il mondo nella maratona, nel salto in lungo, in alto e sopratutto nella marcia.
Oltretutto a livello pubblicitario gli Sport “minori” sono a livelli veramente imbarazzanti, in quanti sanno che l’anno scorso a Terni si sono svolti i campionati italiani giovanili di tennis tavolo nel mese di Aprile? Riuscite a fare un nome di uno dei ragazzi/e che ha trionfato in almeno una disciplina?
Peggio ancora, quanti sono a conoscenza di quanto è finita la partita valevole per il campionato italiano di Pallavolo o Basket e sopratutto chi ha vinto?
In pochissimi.
21761522_1612643368787988_5839087590509745740_n.jpg
Questo semplicemente perchè oltre alle televisioni nazionali non ci sono (o quasi) vie di comunicazione ufficiali per gli eventi minori, se un evento non è trasmesso su Sky o Mediaset o Rai, non se lo filerà nessuno o quantomeno il prodotto resterà comunque di nicchia.
Non ho scelto questa foto casualmente ma per esprimere un concetto ovviamente più articolato e cioè quello che riguarda la pubblicità diversa dalla televisione ma fatta male.
Alcune alternative, ancora giovani (per carità) esistono e sono assolutamente da prendere in considerazione, ma se la qualità delle riprese video è di pessima qualità, se le inquadrature sembrano fatte da principianti allo sbaraglio, se non ci sono comunque fondi per investire in prodotti qualitativamente elevati si finirà per fare solo un danno al proprio Sport.
Se quello che ho visto sulla televisione federale non mi ha soddisfatto, se l’immagine era sgranata e potevo fare la conta dei pixel sullo schermo, se al termine della partita non ho ancora capito chi diavolo stesse giocando perchè mancavano addirittura le grafiche, allora la mia pubblicità sarà estremamente negativa e per uno Sport “minore” che vive di poca pubblicità, averne di negativa non fa di certo bene.
21768065_1612646815454310_7453629317941704653_n.jpg
Questo paese avrebbe delle potenzialità incredibili, delle possibilità enormi in tutti i settori sportivi e non solo, per accontentarci di poco, lasciamo agli altri l’infinito e questo è sbagliato, la mentalità è sbagliata.
Basta tuttavia cambiare la rotta a livello di CONI per essere ancora nuovamente competitivi e per aprire nuove opportunità e scenari, il tempo e gli spazi di manovra ci sono, i soldi da investire anche.
Vorrei che un giorno questi cosiddetti Sport “minori” si sentano meno soli ma inseriti in un contesto propositivo ed innovativo ma bisogna cambiare insieme, federazione dopo federazione, individuo dopo individuo, perchè lo Sport è di tutti noi e di tutte le persone che lo amano.